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Come comunicare l’interior design sui social: 5 strategie e consigli per le aziende

Comunicare l’interior design sui social network
5 consigli per comunicare al meglio il proprio brand di interior design online

Per le aziende del mondo dell’interior design, la presenza online non è più un’opzione, ma una necessità. Le piattaforme social — da Instagram a TikTok, da Pinterest a YouTube — sono il nuovo showroom, un luogo dove le immagini, i video e le storie parlano più di mille parole, trasmettendo emozioni e ispirando il pubblico. Ma da dove partire?

 

Ne parliamo con Anastasia Leshchenko, founder di Spazi Belli e docente alla Bologna Business School, che per professione e nelle lezioni approfondisce tematiche legate alla Creator Economy.

 

 

Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli
Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli

 

 

Comunicare l’interior design sui social network

 

I social network esistono da anni, ma mai come ora giocano un ruolo cruciale nella comunicazione e nel business. Il settore dell’interior design sta finalmente comprendendo il loro valore, seguendo le orme di mercati come la moda e la cosmetica, che da anni sfruttano i social network per costruire brand identity e coinvolgere il pubblico. Ecco quindi che designer, architetti e brand stanno cogliendo la possibilità di raccontare il proprio stile, connettersi con potenziali clienti e costruire una community di appassionati. 

 

L’evoluzione dei social, però, grazie alla vasta quantità di informazioni disponibili e a portata di click, ha reso anche il pubblico più esigente e consapevole: non basta più infatti mostrare progetti ben realizzati, ma è fondamentale catturare l’attenzione, generare interazioni e creare valore attraverso contenuti autentici e coinvolgenti.

 

Per farlo si può sfruttare anche il potenziale della Creator Economy, che ha dimostrato che chi sa comunicare in modo efficace può non solo aumentare la propria visibilità, ma anche costruire un vero e proprio business intorno alla propria immagine digitale, oltre che alla propria competenza. Ed ecco quindi che collaborazioni con influencer, contenuti UGC (User-Generated Content) e strategie ibride tra social marketing e digital advertising permettono ai brand di raggiungere un pubblico mirato e fidelizzarlo nel tempo, costruendo relazioni e autorevolezza, trovando il giusto equilibrio tra estetica, strategia e autenticità.

 

 

Contatti = contratti. Un concetto semplice quanto potente. Se nessuno ti vede, a chi vendi i tuoi prodotti o servizi?

 

"I social hanno un potere enorme di influenzare le nostre scelte e, nel tempo, lo hanno dimostrato in vari ambiti. Bisogna esserci in modo proattivo per trarne vantaggio”, spiega Anastasia Leshchenko.

 

“Un aspetto interessante è che, nel settore dell’interior design, esiste ancora un solido legame con il cartaceo, che, per quanto forte e in grado di raggiungere un vasto pubblico di appassionati, vede però i propri numeri in calo. In questo contesto, i social aprono nuovi orizzonti alle aziende, offrendo l’opportunità di raccontare i propri valori e prodotti a un pubblico più ampio o più di nicchia, in modo più coinvolgente e interattivo e misurando fin da subito i risultati, cosa che il mondo cartaceo o televisivo fatica a fare. Sui social, infatti, è possibile capire cosa funziona, cosa piace e cosa no, per aggiustare il tiro.

A questo proposito, un effetto interessante che ci capita di osservare è il ‘social proof’: per esempio, quando ci capita di raccontare un prodotto iconico di un’azienda storica, spesso leggiamo commenti come: ‘Anche io ho questo prodotto da 25 anni, ed è ancora bellissimo!’. È la prova immediata del successo del brand”. 

 

Per comprendere la forza dei nuovi mezzi di comunicazione, basti pensare che all'inizio del 2024, il 72,8% della popolazione italiana era attiva sui social media, con oltre 30 milioni di utenti presenti su Instagram e un tempo medio giornaliero trascorso sulle piattaforme di 2 ore e 19 minuti, segno di un coinvolgimento sempre più profondo. In questo contesto, secondo le stime, il 70% degli utenti utilizza la piattaforma per scoprire nuovi prodotti e servizi, evidenziando un’opportunità concreta per i brand e i professionisti del settore dell’interior design di raggiungere un pubblico sempre più interessato e ricettivo.

 

“Non voglio suggerire di rinunciare al cartaceo o ai mezzi di comunicazione tradizionali, ma di trovare un equilibrio e una capillarità che garantisca la presenza del brand all’interno dei diversi spazi, in modo strategico”, conclude Anastasia Leshchenko.

 

 

Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli
Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli - Progetto di Valentina Autiero

 

 

5 consigli per comunicare al meglio il proprio brand di interior design online

 

Per tutte le aziende di interior design che vogliono migliorare la loro presenza online, ecco 5 consigli strategici per non rimanere indietro e per sfruttare tutte le opportunità offerte dal digitale.

 

Conoscere il proprio pubblico e target

 

Il primo passo per comunicare efficacemente il proprio brand di interior design online è avere una conoscenza approfondita del pubblico di riferimento. Senza una chiara comprensione di chi sono i potenziali clienti, quali sono i loro gusti, le loro esigenze e le loro abitudini digitali, ogni strategia di comunicazione rischia infatti di essere dispersiva e inefficace.

 

Prima di tutto, è fondamentale stabilire con chi si vuole comunicare. Il settore dell’interior design può rivolgersi a diverse tipologie di clienti, ognuna con necessità e aspettative specifiche, dai privati che vogliono arredare la propria casa e cercano ispirazione e soluzioni pratiche, fino ai professionisti che potrebbero collaborare con il brand o cercare forniture e idee innovative. Al cambiare delle esigenze, inoltre, cambiano anche i linguaggi: mentre un cliente privato potrebbe essere attratto da contenuti emozionali e ispirazionali, un professionista del settore preferirà informazioni tecniche, dati e casi studio.

 

Conoscere il pubblico è fondamentale e bisogna farlo anche nel contesto dei social: quali sono le dinamiche, i comportamenti sociali? Ogni spazio comunicativo ha le sue regole e chi lo abita ha il suo modo di vivere e parlare.

Cosa cattura la sua attenzione? Come consuma i contenuti? Come reagisce alla pubblicità? Cosa lo spinge a interagire? Spesso le pagine dei brand sono solo vetrine sterili, con immagini perfette dei prodotti, ma non sempre questa è la strategia migliore.

Consiglio quindi sempre di fare un esercizio all’interno dell’azienda: uno user test, osservando come i colleghi navigano sui social, aprendo la sezione Esplora di Instagram e chiedendosi: Cosa mi cattura? Perché?”, spiega Anastasia Leshchenko.

 

 

Costruire un’identità visiva forte, ma che parli i linguaggi social

 

Nel settore dell’interior design, l’estetica è fondamentale: un brand di successo non si basa solo sulla qualità dei progetti, ma anche sulla capacità di costruire un’identità visiva forte, coerente e riconoscibile. Tuttavia, è essenziale ricordare che i social non sono semplici cataloghi, ma spazi di interazione e connessione.

 

Su Instagram, in particolare, non basta un feed curato nei minimi dettagli: per attrarre e coinvolgere il pubblico è necessario un mix di contenuti che affiancano l’impatto visivo a storytelling, autenticità e relazioni umane. Un’identità ben definita deve sì emergere attraverso colori, font e stile, ma deve anche prendere vita attraverso dialoghi, esperienze condivise e momenti di valore che trasformano una pagina in una vera community.

 

Identità visiva, sì… ma senza esagerare! I social sono uno spazio vivo: bisogna essere naturali, veri, dinamici, trasmettere passione, emozione ed entusiasmo."

 

È fondamentale inserire le persone e umanizzare la propria presenza online.

 

"Questo può essere fatto in diversi modi: avere un personaggio interno, creare collaborazioni con persone in linea con l’identità del brand, utilizzare UGC (User-Generated Content) e così via. Dopotutto, le persone comprano dalle persone”, aggiunge Anastasia Leshchenko.

 

 

5 consigli per comunicare al meglio il proprio brand di interior design online
Anastasia Leschenko founder di Spazi Belli e Marco Giovinazzo

 

 

Adattare il formato e il linguaggio alla piattaforma scelta

 

Come anticipato, i social network sono uno strumento potente per costruire la visibilità del proprio brand di interior design, attrarre nuovi clienti e creare una community attorno alla propria estetica e filosofia progettuale.

 

È fondamentale ricordare però che ogni piattaforma ha caratteristiche specifiche e deve essere sfruttata in modo strategico per massimizzare l’impatto della comunicazione.

 

Instagram, per esempio, permette di raccontare il proprio lavoro attraverso immagini e video coinvolgenti, anche di pochi secondi; ne parlavamo anche nell’articolo dedicato a Instagram per architetti e designer d’interni.

 

YouTube, al contrario, permette di dar vita a contenuti più lunghi e completi, ideali per i tutorial ma anche per gli approfondimenti.

 

Pinterest, invece, è l’ideale per condividere idee e ispirazioni e ottenere visibilità sia tra privati che tra professionisti.

 

LinkedIn, infine, è utile per costruire relazioni con altri professionisti del settore, condividere articoli di approfondimento, presentare case study e progetti di successo per attrarre clienti business e confrontarsi con altri esperti, ampliando la propria rete.

 

Indipendentemente dalla soluzione scelta, la chiave è adattare il formato e lo stile del contenuto alla piattaforma, mantenendo sempre una coerenza visiva con l’identità del brand.

 

Contatti = contratti. Se si ha la possibilità di essere ovunque, tanto meglio! Se invece le risorse sono limitate, il mio consiglio è di padroneggiare almeno una piattaforma e farlo bene. Instagram è tra le migliori per il settore dell’interior design, grazie al suo appeal estetico e alle sue funzionalità: permette di creare collaborazioni, integrare contatti diretti come WhatsApp, indirizzare le persone al sito e molto altro. In termini di effort e risultati, è una delle piattaforme più efficaci”, spiega Anastasia Leshchenko.

 

Dopo Instagram, valuterei YouTube. Tuttavia, su YouTube è fondamentale creare format coinvolgenti e interessanti, rispondere alle richieste degli utenti attraverso ricerche mirate e studiare il contenuto con attenzione. Questo lo rende più impegnativo in termini di tempo e budget”. 

 

 

 

Investire in una strategia di content marketing

 

Investire in una strategia di content marketing è fondamentale per attrarre clienti, posizionarsi come esperti del settore e aumentare la visibilità online. Creare contenuti di valore, che informano e ispirano il pubblico permette infatti di costruire una relazione di fiducia e di differenziarsi dalla concorrenza.

 

Per farlo è possibile puntare su immagini e carousel o su contenuti video, a seconda del modo di comunicare scelto.

 

“Considerate la vostra pagina come una pista di atterraggio, quindi l’utente in pochi secondi deve capire cosa fate e se rappresentate il suo modo di vivere e di pensare", spiega Anastasia Leshchenko.

 

 

Immagini e carousel

 

Su Instagram, immagini e carousel sono strumenti ideali per mantenere vivo il rapporto con la propria community, poiché vengono mostrati principalmente agli utenti già follower. Inoltre, non tutti gli utenti consumano contenuti in modo rapido: c’è ancora chi preferisce un’esperienza più lenta e riflessiva e per loro le immagini rappresentano un’opportunità perfetta per approfondire concetti e messaggi che vuoi comunicare.

 

Questo formato permette di ispirare il pubblico, rafforzare la brand identity e condividere le novità in modo chiaro ed efficace. Per esempio, puoi utilizzare i carousel per raccontare un nuovo prodotto o i punti chiave degli articoli più letti del tuo blog aziendale, offrendo contenuti di valore senza sovraccaricare il pubblico di informazioni.

Immagini e carousel interior design

 

Contenuti video e reel

 

Un format sempre più efficace per coinvolgere il pubblico è quello rappresentato dai contenuti video, ideali per raggiungere nuovi utenti e nuovi follower e, nel caso di video emozionali, per farli immergere nel mondo del brand.

 

È il caso di brevi tutorial su come scegliere materiali, arredare una stanza o combinare texture e colori o dei dietro le quinte di un progetto (da sempre apprezzati dagli utenti), che, raccontando il percorso dal progetto iniziale al risultato finale, rendono il processo creativo più tangibile, umano e interessante per chi segue il brand. Anche i video “prima e dopo”, che documentano la trasformazione di un ambiente, sono molto apprezzati, perché permettono di mostrare concretamente l’impatto del lavoro di un interior designer.

 

“Se non sai da dove partire, ricorda che la chiave è portare valore: educare, ispirare, aiutare a comprendere qualcosa, divertire. È il concetto di edutainment, ovvero educare attraverso l’intrattenimento”, aggiunge Anastasia Leshchenko.

 

 

Contenuti video e reel interior design

 

 

Collaborazioni strategiche, tra creator ed eventi social

 

Creare collaborazioni strategiche è una delle chiavi per espandere la visibilità del proprio brand di interior design e raggiungere nuovi segmenti di pubblico. Lavorare insieme ad altri professionisti o influencer, infatti, può portare numerosi vantaggi, come l’aumento della visibilità, l’accesso a nuovi mercati e la possibilità di proporre soluzioni complete e più articolate ai clienti.

Tra le tante opzioni, è possibile affidarsi all’influencer marketing, creare una community o partecipare a eventi social.

 

 

Influencer marketing

 

Collaborare con interior design influencer o creator specializzati nell’home décor può essere un ottimo modo per aumentare la visibilità e raggiungere un pubblico altamente coinvolto, purché la scelta ricada su figure con una nicchia e un target specifico e di riferimento, in linea con il brand, in modo che la partnership risulti naturale e credibile, oltre che efficace.

 

In questo contesto il problema è proprio trovare le persone giuste, in grado di raccontare e presentare al meglio. Una volta trovate, bisogna dare libertà ai creator di esprimersi. Una sponsorizzazione ben fatta, non invasiva, che non interrompe ma si integra in modo naturale, può davvero fare la differenza per il business. In generale, meglio collaborazioni a lungo termine, piuttosto che singole collaborazioni one shot”, aggiunge Anastasia Leshchenko.

 

In molti casi, i creator possono essere anche architetti e designer, creando una sinergia tra professionisti che permette di aumentare la credibilità del brand e di generare nuove opportunità di business, ampliando anche la rete di contatti.

 

 

Fare parte di (o creare) una community 

 

Su Instagram, non basta mostrare progetti e prodotti: costruire una community è fondamentale per creare un legame autentico con il pubblico e trasformare i semplici follower in veri ambasciatori del brand.

 

Una community attiva e coinvolta non si limita a osservare, ma interagisce, commenta, condivide e partecipa alla conversazione. Per questo, è importante stimolare il dialogo attraverso contenuti che invitano alla condivisione di opinioni, esperienze e passioni comuni. Rispondere ai commenti, coinvolgere il pubblico con sondaggi e domande nelle stories, valorizzare le interazioni con repost e menzioni sono strategie essenziali per rendere il brand più vicino, umano e memorabile.

 

In alternativa o per iniziare, è inoltre possibile prendere parte a community già esistenti e legate al settore — come quella di Spazi Belli — attraverso collaborazioni strategiche che garantiscono visibilità al brand. L'importante è farlo in modo strategico, senza lasciare nulla al caso.

 

 

Partecipare agli eventi social

 

In molti casi, le community già esistenti organizzano anche eventi social già noti e attesi dai follower e dagli appassionati — è il caso di momenti di networking o di mostre virtuali, come Spazi Belli Open House — e che danno ai brand la possibilità di entrare in contatto con un pubblico altamente qualificato o interessato ai temi dell’interior design.

 

“Ci sono eventi che trasformano la pubblicità in un’esperienza desiderabile, al punto che il pubblico li segue anche per vedere le campagne dei brand. Il Super Bowl ne è l’esempio perfetto: le persone attendono con curiosità gli spot tanto quanto la partita stessa. Lo stesso accade in contesti come Spazi Belli Open House, dove mostre virtuali diventano vetrine per architetti e designer, ma senza la percezione di una pubblicità invasiva. Qui, la promozione si fonde con il racconto e l’ispirazione, trasformando contenuti commerciali in momenti di intrattenimento e approfondimento che il pubblico osserva con interesse e senza resistenze”, spiega Anastasia Leshchenko.

 

Inoltre, queste occasioni di interazione possono anche favorire la collaborazione con altri brand o esperti del settore, creando una rete di opportunità e visibilità che si traduce in nuovi clienti e opportunità di crescita per il business.

 

Esistono molte strategie e invito le aziende ad approfondire, a comprendere meglio il funzionamento dei social e a valutare seriamente questo spazio. Adattarsi al linguaggio dei social significa ottenere benefici concreti, sia in termini di brand awareness che di risultati economici”, aggiunge Anastasia Leshchenko.

 

 

E dopo la collaborazione?

 

Dopo una collaborazione tra brand e community o creator, è fondamentale valutare attentamente i risultati raggiunti per migliorare le strategie future.

 

Al termine della collaborazione, quindi, è buona regola chiedere al partner un report dettagliato che evidenzi le performance ottenute e sfruttare le metriche di Instagram per analizzare l’engagement, le visualizzazioni, i click e le condivisioni del contenuto collaborativo. Questo approccio consente di misurare l’impatto reale della collaborazione, affinare la comunicazione e consolidare il rapporto con la community, trasformando i dati in preziose indicazioni per le campagne successive.

 

“Guardando al futuro della comunicazione sui social, la direzione è chiara: andremo sempre più verso una specializzazione di nicchia. Le pagine verticali, focalizzate su temi specifici, diventeranno ancora più rilevanti perché attraggono un pubblico realmente interessato e coinvolto. Questo significa che i brand non dovranno cercare di parlare a tutti, ma piuttosto costruire comunità affiatate attorno a passioni e valori condivisi. Più una pagina è mirata, più diventa appetibile, sia per gli utenti che per eventuali collaborazioni, trasformando la comunicazione in un dialogo autentico e di valore. Anche nel mondo dell’interior design”, conclude Anastasia Leshchenko.

 

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Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli
Anastasia Leshchenko founder di Spazi Belli - Progetto di Alexandra Designer

 

 

Scritto da
Spazi Belli
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