La richiesta dei due clienti (fratello e sorella sessantenni) era quella di unire due appartamenti di loro proprietà, in modo da poter ottenere spazi comuni e di incontro, mantenendo al tempo stesso ambienti riservati ed indipendenti.
Le modifiche apportate alla distribuzione rispondono a questa logica garantendo cucina, servizi igienici e studio separati a ciascuno dei committenti; in caso di necessità, sarà semplice ripristinare la separazione completa tra i due appartamenti preesistenti.
Al di là di quelle che sono le problematiche tipiche di interventi sul patrimonio esistente, la sfida di questa commessa si è posta sul piano dell'interior design e dell'estetica complessiva. Non è raro incontrare, come in questo caso, clienti con sensibilità e linguaggio estremamente distanti dai propri; a maggior ragione è necessario mettersi in discussione, ascoltare e coinvolgere la committenza per ottenere un risultato che ne esprima la personalità.
Vi era necessità di tradurre il linguaggio ed il gusto - spiccatamente vintage - dei due fratelli, senza snaturarsi e senza perdere il controllo del progetto.
Il risultato si può definire sartoriale: dove possibile sono stati mantenuti e levigati i vecchi pavimenti in marmette; gran parte delle pareti sono state rivestite con carta da parati dal decoro tradizionale, seguendo la palette colori concordata con la committenza. Si sono così ottenuti ambienti adatti ad ospitare il mobilio ed i complementi di arredo che i proprietari volevano riutilizzare, unitamente ad altri pezzi che stavano nel frattempo accumulando presso mercatini ed antiquari.
Per bagni e le cucine sono stati appositamente appositamente disegnati i mobili e la parete in metallo e vetro.