In un convento seicentesco affacciato sul lago di Como, un appartamento rinnovato negli spazi e nei materiali unisce il rattan indiano e le zellige marocchine a pezzi di modernariato, senza dimenticare le sue origini.
Due anni fa, dopo aver viaggiato dal Marocco all’India per lavoro, una coppia di giovani lombardi ha deciso di stabilirsi sulle sponde del lago di Como.
La loro scelta è caduta su un appartamento vista lago all’interno di un ex convento seicentesco, con un portico a volte e gran parte dei materiali originali ancora intatti.
Gli spazi interni sono stati interamente ripensati. L’appartamento è disposto in verticale con un lato che apre sul lungo lago e uno che dà verso il vano scala interno.
Come da tradizione la cucina si trovava sul lato di servizio, e aveva solo una piccola finestrella sul vano scala.
E’ stata quindi spostata nel grosso disimpegno finestrato che fungeva da ingresso, dotato di un piccolo balcone con vista lago.
Per spostare gli scarichi di lavandino e lavastoviglie è stato necessario creare uno scalino, in modo da garantire la pendenza minima dei tubi.
L’abitazione è stata distribuita con la zona giorno e le due camere che si aprono sul lago, mentre i bagni guardano il lato interno.
Dai rivestimenti al mobilio l’appartamento unisce elementi di design contemporaneo e di modernariato a materiali tipici delle zone dove i proprietari hanno vissuto. I bagni sono rivestiti con ceramiche che richiamano le zellige marocchine, mentre le camere da letto ospitano elementi in rattan indiano, dalla testiera dei letti al lampadario. Altri elementi richiamano invece l’epoca originaria della costruzione dell’edificio e la tradizione architettonica europea.
Il parquet posato a spina all’italiana e la boiserie a mezz’altezza nella zona giorno scaldano gli ambienti e saldano il legame con l’origine del palazzo, aggiungendo un tocco classico a un appartamento altrimenti molto bohémien. Gli stucchi a soffitto sono stati ricreati, mentre tutte le porte interne restaurate e recuperate.
In tutta l’abitazione scorre il parquet in rovere Ulisse 70 di Antica Quercia Sveva, che scalda gli ambienti e, accompagnando i pezzi di modernariato come il tavolo da pranzo.
Lo stesso vale per la cornice del camino che non è originale, ma viene da uno dei tanti negozi di antiquariato e modernariato che i committenti frequentano e appartiene alla stessa epoca del convento.
Gli infissi al contrario sono stati completamente sostituiti con serramenti di grandi dimensioni in legno e alluminio, che non collidono con lo stile dell’abitazione ma montano un doppio vetro altamente isolante sia termicamente che acusticamente.
La cucina, modello Cloe di Arredo3, ha ante in laminato e top in Hpl effetto lavagna, una superficie continua resistente e igienica. Davanti a lei, il tavolo Tulip Saarinen con top in marmo nero marquinia con sedie Thonet.
Nella camera padronale, il letto in rovere e vimini di La Redoute Interieurs, modello Buisseau, è abbinato al lampadario Screen Cannage in rattan di Market Set.
I bagni sono rivestiti con piastrelle smaltate di Marazzi che richiamano le tipiche zellige marocchine, verdi e azzurre come le sfumature del lago.
In entrambi i bagni i mobili di modernariato sono accostati a lavabi e sanitari di ultima generazione firmati Ideal Standard, rispettivamente modello Strada ovale da appoggio e Tesi.
I proprietari desideravano inoltre che la natura entrasse nella loro abitazione, non solo attraverso la vista del lago, ma anche attraverso i materiali.
In tutte le stanze sono perciò state previste mensole e davanzali per ospitare piante collocate a diverse altezze, per un equilibrio verde che fa da filtro d’aria naturale.
L’appartamento è orientato a nord-est, perciò non prende mai luce troppo diretta e le piante prosperano. Infine, le sfumature del lago vengono richiamate all’interno dell’abitazione dai blu e dai verdi della cucina e del bagno, cangianti a seconda della luce proprio come le acque del lago di Como.