Una casa come tante altre, all' ultimo piano di un edificio del 1986, portava in dote una terrazza panoramica talmente nascosta che anche chi la abitava da 35 anni
aveva dimenticato di averla-curarla-viverla: come puo' succedere?
Spesso ci ingabbiamo, autonomamente,
in convinzioni e convenzioni per cui siamo convinti che la zona giorno
debba necessariamente stare all' inizio della casa
(e sicuramente ha innumerevoli pregi di privacy e fruizione un lay out, una configurazione, di questo tipo)
ma dimentichiamo che la Casa è prima di tutto nostra e,
messi da parte gli obblighi di legge/impiantistici/strutturali,
dobbiamo pensare a come ci piacerebbe viverla.
Questa unità immobiliare è stretta e lunga con ingresso sul lato corto e, dal lato opposto quindi il punto più lontano rispetto all' ingresso, una meravigliosa terrazza panoramica
(da cui si ammirano diversi patrimoni immobiliari e naturalistici come la Reggia di Caserta, lo skyline con torre di Caserta Vecchia e il Vesuvio con Capri).
Era molto carina ma il salone era all'ingresso e la cucina era i fondo, verso la terrazza ma molto "timida" e più che altro era un disimpegno tra camera da letto (che affacciava appunto sulla terrazza) e bagno.
Abbiamo scelto di "spostare tutto in avanti" rendendo salone e cucina i protagonisti della casa,
entrambi con accesso alla terrazza, e la zona notte e i servizi cono all' inizio ma non si notano perché son ostati adottati accorgimenti scenografici che distraggono e non fanno percepire la "fatica" di attraversare il lungo corridoio!