Se la cucina “fa la casa”, la camera da letto è lo spazio dell’intimità e della libertà. Uno spazio in cui conscio e inconscio si mescolano, lasciando emergere chi siamo davvero e lasciando fuori tutto il resto. Pensare all’arredamento di una camera da letto per me significa afferrare l’essenza delle persone nella loro intimità. È questo il pensiero che mi ha guidata mentre lavoravo al progetto della cameretta per Diletta e Dorotea. Il soppalco è la soluzione che più rappresenta questo approccio, utile per ottimizzare gli spazi della camera ma anche per seguire il ciclo di veglia e sonno, vita conscia e inconscia, in un contesto d’insieme armonioso. La prima esigenza dei genitori era garantire a ciascuna delle bambine di godere della propria intimità. Per questo ho lavorato subito alla riorganizzazione degli spazi. Schizzare su carta mi ha aiutata molto ad avere una visione d’insieme. E dopo le prime proposte, la strada da percorrere è diventata chiara: il soppalco ci avrebbe aiutato anche a garantire uno spazio esclusivo a ogni bambina, pur all’interno della stessa stanza. Con lo stesso spirito ho lavorato agli arredi principali della stanza. I letti delle bambine infatti sono personalizzati grazie a una copertura in rete metallica in finitura cerata, a cui sono applicati i loro nomi.<br/>L’acciaio è un materiale riciclabile al 100%, che può essere riciclato infinite volte senza perdere alcuna delle sue proprietà originarie.