La ristrutturazione di appartamenti di piccole dimensioni, specie se in chiave conservativa, rappresenta già una bella sfida, ma se il cliente, musicista, desidera espressamente che abbia come fulcro, un pianoforte a coda nero lucido l’impresa diventa ancora più intrigante e complessa.
Gli strumenti acustici sono molto esigenti in fatto di ambientazione, sono soggetti agli sbalzi termici, pertanto devono essere posizionati lontani da fonti di calore ed anche la luce naturale può risultare aggressiva.
Tenendo conto di tali requisiti, si è pensato di integrare lo spazio musicale, dotato anche di un violoncello, nel tessuto abitativo, individuando una posizione di rilievo che desse risalto all’imponenza degli strumenti alla loro resa acustica.
Generalmente un palco contribuisce a delineare uno spazio di isolamento e grande concentrazione trasformando la casa in una sala da concerto, ma in virtù della metratura disponibile una simile scelta scenografica si sarebbe rivelata un azzardo, ma perché rinunciarvi del tutto? Ecco l’idea del palco al contrario, un ribasso del soffitto che sovrasta l’angolo musicale assolvendo quanto meno al suo ruolo profilante, ma in grado anche di creare la giusta ambientazione con la complicità dell’illuminazione dedicata.
Il palco capovolto ha inoltre un ruolo decisamente funzionale: metà del suo interno nasconde l’impianto di condizionamento, l’altra metà, con accesso mimetizzato nella camera adiacente, un pratico soppalco.
Il resto dell’appartamento si svolge e avvolge il tempio musicale con molta disinvoltura, a partire dalle pareti perimetrali tinteggiate di una lieve tonalità di grigio per dare continuità ed esaltare la luce naturale. Anche i tendaggi rispettano la centralità voluta, arredando con estrema discrezione: semplici drappi bianchi e leggeri fuoriescono da nicchie rientrate che nascondono l’ingombro degli attacchi creando un effetto unico con la parete.
Ma un ambiente a tema musica presuppone una comoda zona di ascolto, in questo caso realizzata da un divano molto versatile, strategicamente posto al centro del living. Dotato di schienale removibile, può rappresentare una mini platea da concerto, come divenire un confortevole e accogliente sofà che vanta un’ottima visuale della televisione. I cuscini piombati infatti, di colore ottanio che illumina vivacemente la seduta, consentono una rapida trasformazione del layout. Attorno l’angolo musicale, una semplice libreria a parete bianca, con base chiusa e vetrina auto illuminata. Ed ancora, nell’ottica del contenimento degli ingombri, funge da pratico scrittoio una console Cattelan che attraverso una rapida modifica può ospitare in lunghezza fino a 14 persone, favorendo l’allestimento di un’ampia zona conviviale semplicemente spostando il divano.
In posizione volutamente appartata, ma sempre in soluzione di continuità si colloca la cucina, delimitata da un tavolo che imita l’effetto di un piano snack. Dallo stesso si ha la visuale completa della zona giorno, dall’angolo musicale e al televisore orientabile, appeso alla parete in un ampio riquadro di parete definito da una base pensile e da un’unica mensola.
La cucina, realizzata da Veneta Cucine, nella sua raffinata essenzialità incrementa sapientemente la luminosità in virtù dell’assenza di pensili. La giusta capienza è però assicurata da un mobile a parete che concede profondità all’ambiente. In grigio chiaro per coerenza col resto del living, presenta un top in quarzo rialzato di 20 cm su parete smaltata in bianco opaco che risulta impreziosita da una cappa di design.
In camera da letto la tinteggiatura sfuma nel bianco che lega meglio col rame proposto dalla base del comodino e dagli inserti dell’armadio Pianca di colore bruno. Al centro il letto in pelle bianca appoggiato all’unica parete rivestita. La carta da parati firmata Cavalli Design dai delicati riflessi ramati in controluce, completa la mise della zona notte.
La costante che lega e armonizza ogni ambiente è il parquet, in rovere sbiancato, installato a 45 gradi per dare maggiore slancio alla percezione degli spazi.
Si inoltra fin dentro l’antibagno interrompendosi alla base di un piccolo gradino per lasciare il posto allo stesso gres porcellanato grigio che ricopre la parete del lavandino e sale a rivestire il box doccia.
Il termoarredo nero oltre la porta funge da porta asciugamani e si distende fino al gradino, frontalmente sul piano lavabo uno specchio con illuminazione a led, orologio e cassa bluetooth integrata.
La pareti della parte rialzata che ospita doccia e sanitari, è rivestita da grandi lastre di gres porcellanato effetto marmo che contrasta elegantemente col bianco e nero dell’antibagno.
Per amplificare la percezione dello spazio nel progetto sono state inserite tre diverse altezze per l’open space che crea un gioco di volumi finalizzato a definire, ma solo visivamente, gli ambienti. La cucina gode della massima altezza e presenta un illuminazione dedicata sul piano lavoro ed un'altra centrale rappresentata da un taglio di luci.
Il soffitto si abbassa lievemente sul living illuminato da faretti ad incasso fin a scendere ancora generando il palco capovolto, delimitato da un ulteriore taglio di luci e da tre faretti ad incasso posti in diagonale.