Partendo dalle esigenze principali dei nostri clienti, ci siamo concentrati sulla creazione di una spaziosa cabina armadi e sull'ottimizzazione degli spazi, sia grandi che piccoli, per poter contenere oggetti e effetti personali.
La bellezza di lavorare in un loft risiede nell'ampio spazio aperto su cui poter progettare. Tuttavia, la sfida più stimolante era il fatto di non avere pareti o stanze tradizionali. Nonostante i nostri clienti avessero vissuto lì per oltre dieci anni, non sentivano che quell'ambiente fosse davvero il "loro". Pertanto, la prima mossa è stata l'eliminazione del controsoffitto, che occupava la maggior parte del loft rendendo l'atmosfera decisamente opprimente.
Una grande libreria è stata progettata come elemento divisorio tra la zona notte e quella giorno, consentendo sempre una visione parziale di ciò che accade da entrambi i lati. Inoltre, abbiamo introdotto un soppalco, al di sotto del quale trova spazio una spaziosa cabina armadi, mentre sopra di esso si trova la zona notte e zona relax con vasca da bagno.
Nell'angolo delle ampie finestre a nastro, abbiamo dedicato uno spazio allo studio, facilmente accessibile tramite tre piccoli gradini anche essi contenitivi. Altro punto forte della casa è il bagno, dove abbiamo scelto piastrelle della linea Mutina per richiamare i colori delle facciate degli edifici di fronte, creando così un legame visivo con l'ambiente circostante. Questo collegamento si integra perfettamente con il carattere industriale del loft, enfatizzato dagli infissi e dalle travi a soffitto riportate a vista.
· progettisti: Giuliano Gambino · Maria Lucilla Flamini
· fotografie: Fabio Oggero
· impresa: Nunzio Carastro
· carpenteria metallica: Roberto Carbone
· falegnameria: Massimo Spanu