Ogni casa racconta di chi la abita.
Chi abita una casa, racconta di sé attraverso “narrazioni”, affidate agli arredi, ai soprammobili, ai complementi d’arredo di infinita varietà; si affida alle opere d’arte, alle piante, alle stravaganti collezioni di oggetti…
Ci sono abitanti a cui piace parlare di sé attraverso i silenzi, i vuoti, le pause tra gli oggetti, lasciando il racconto alla luce che entra dalle finestre, che si posa sui materiali che rivestono le stanze. Il progetto di questo appartamento, nel centro di Roma, appartiene un po' a questa seconda categoria di persone.
Il colore bianco delle pareti lasciate perlopiù libere, riflettono una luce chiara negli ambienti, scaldati dal parquet color miele che attraversa la casa.
Percorrendo il disimpegno, illuminato da lampade vintage, si raggiunge il bagno: un piccolo ambiente che raccoglie e catalizza l’atmosfera rarefatta della casa, per schiudersi in un ambiente contraddistinto da una netta bicromia realizzata da un pavimento in tesserine a mosaico di colore nero, in contrasto con il rivestimento in gres di colore bianco latte, caratterizzato da uno stampo 3d con orditura verticale, che corre lungo le pareti.
In cucina, continua il contrappunto cromatico tra pavimento e superfici verticali: la parete di fondo è occupata da un grande mobile color nero, al centro del quale è posizionato il piano di lavoro che accoglie le attività di lavaggio, preparazione e cottura dei cibi. Tutt’attorno, si susseguono elettrodomestici ad incasso e pensili per la conservazione di cibi e stoviglie.
Una casa da raccontare con pochi elementi che ne donano una personalità unica e irripetibile.