In questo progetto racconterò la ristrutturazione di una casa di montagna moderna.
Può uno Chalet di montagna avere un interno in stile moderno ed essere comunque caldo, accogliente e in piena atmosfera da baita?
Certo che può, modernità e tradizione possono essere legate da un elemento che tiene insieme tutto: l’uso del legno come materiale protagonista.
Questa casa è il frutto di una ristrutturazione di una casa di montagna tradizionale nel paese di Brusson in Val d’Aosta, in cui è stato aumentato un piano e ricavati alcuni appartamenti di vacanza.
Abbiamo personalizzato l’appartamento di Carlo e Anna Rosa, miei amici e clienti storici (vedi Casa Anna Rosa) ricavando un piccolo gioiello di interior design sartoriale in pieno stile chalet di montagna seppur rivisitato in chiave moderna.
La modernità di questa casa è riconducibile all’essenzialità delle linee, all’uso di legno si, ma senza l’opulenza di certi linguaggi della tradizione montana.
Come possiamo vedere più avanti, nelle foto del prima dopo, il passaggio di linguaggio generazionale è evidente e l’atmosfera da casa di montagna 2.0 si coglie appieno, pur nel mantenimento di tutti gli stilemi dello chalet tipico, ovvero uso del legno a terra, boiserie in legno sulle pareti, mobili in legno…tutto con doghe della stessa identica essenza, ovvero un rovere tinteggiato leggermente in color noce.
La personalizzazione e il su misura sartoriale si fa quasi d’obbligo in un appartamento dalle dimensioni contenute dove ogni centimetro diventa prezioso, dove ogni angolo è l’occasione per ricavare una nicchia o uno scomparto nascosto.
La casa ha l’atteggiamento di Interior Design costellato dalle Furniwall tipiche dello stile JFD, ovvero arredi su misura e pareti fuse in un linguaggio unico, dove quasi non c’è distinzione tra muro e mobile, connotazione pertanto già presente in parte nelle case di montagna tradizionali, dove si tendeva a usare perlinati a parete e persino a soffitto, creando una sorta di total look dove mobili e rivestimenti si confondevano.
Nello Chalet Charles la cucina è una quinta che caratterizza un’intera parete, quella dell’ingresso che interrompe lo svolgersi dei moduli contenitivi, creando un portale d’ingresso vero e proprio, così che entrando ti lasci la cucina alle spalle, ed è come entrare in un ambiente living in openspace.
Alle pareti abbiamo creato delle boiserie che abbracciano lo spazio, e anche il mobile TV e il tavolo sembrano nascere come modulazioni del muro stesso, come se ogni funzione fosse scolpita nel legno.
Le pareti che dividono la zona giono dalla zona notte, sono pareti di arredo vero e proprio, e ogni centimetro è sfruttato al meglio, anche con soluzioni trasformabili come un pannello che ospita la tv che può ruotare e orientarsi verso il divano o verso il tavolo da pranzo, a seconda delle necessità.
Il progetto è curato in modo da sfruttare il centimetro come dicevamo, e non in senso figurato, ma letteralmente.
Questa piccola casa di montagna ha lo spirito del grande chalet, della grande villa di montagna.
Una dimostrazione che negli spazi piccoli si può e si deve fare delle magie per ottenere il massimo, e che si può creare un interno di montagna moderno senza rinunziare neanche a un pizzico del calore de dell’accoglienza tipica degli interni della tradizione montana.