Zerilli sorsi e morsi

Appartenuto alla famiglia Zerilli, nonni materni di Bruce Springsteen, nella piazza principale di Vico Equense, il Gran Caffè Zerilli rappresenta da sempre lo storico bar del paese. 

Due grandi macro ambienti sinergici, adiacenti ma autonomi, con funzioni complementari e differenziate: caffetteria, pasticceria e gelateria nelle ore diurne, cocktail bar e ristorante in quelle serali. 

Spazi differenti con linguaggi comuni per rafforzare l’appartenenza alla stessa identità commerciale, questa la linea guida dell’intero progetto. 

Ottanio e ottone, nelle loro diverse declinazioni cromatiche e materiche, si susseguono e si intensificano creando suggestioni spaziali e visive varie in relazione al servizio offerto. 

 

Caffetteria, pasticceria, gelateria. 

Il grande banco in noce canaletto con incisioni a zig zag, posto in maniera parallela alle grandi vetrate di accesso al locale, funge da cornice al laboratorio pasticceria a vista posto alle sue spalle. 

Ponti in ottone, alloggio per il sistema di illuminazione realizzato da lampadine dal bulbo in vetro a vista, tagliano in maniera trasversale la sala intensificandosi con ritmo serrato nell’area destinata al servizio al tavolo. 

In posizione adiacente allo Zerilli caffetteria pasticceria e gelateria si accede ai locali destinati al cocktail bar e al ristorante, dalla declinazione prevalentemente serale. 

Cocktail bar, ristorante 

Su un fondo ottanio un’ampia bottigliera in ottone e noce canaletto con quattro grandi lampadari dello stesso tono, con paralume in lamiera di ferro e frange in seta, ispirati alle vecchie abat-jour vintage, fanno da cornice al bancone realizzato in piastrelle metalliche con texture tridimensionali poste a spina italiana. 

Dal cocktail bar lounge si accede agli ampi ambienti voltati della sala ristorante, mantenendo costante il linguaggio comunicativo scelto. I toni gradualmente si inscuriscono e gli elementi si trasformano arricchendosi di particolari ed elementi identificativi. 

All’interno delle grandi scatole spaziali voltate color ottanio il progetto prevede la definizione di alcune quinte sceniche a definizione di viste prospettiche preferenziali. 

Grandi lampadari artigianali realizzati su progetto, caratterizzati dall’accavallarsi in maniera alternata di lunghe frange in seta sfilata, carta da parato posta sul fondo della sala con variazioni cromatiche dalla trama a zig zag, sedute in velluto color ottanio e tavoli dello stesso tono con finitura in vetro extra lucida, conferiscono la giusta atmosfera. I colori si intensificano, l’illuminazione diventa puntuale. 

 

foto: Carlo Oriente