Il progetto Aesthetica nasce dalla voglia di miscelare la natura
e rapporto con il proprio corpo ai clienti di un nuovo centro
estetico. Si è partiti da un involucro vuoto con solo alcuni spazi
già definiti cercando il più possibile di conciliare le richieste
estetico - tecniche della committenza, e la nostra voglia
di creare spazi intimi con materiali naturali e forme geometriche semplici .
Il processo generativo si fonda su spazi minimi dedicati al
corpo e alla cura di se stessi, luci e materiali caldi accompagnano
nei trattamenti il cliente verso un esperienza di ri-scoperta di se stessi
tramite immagini riflesse, toni e senzazioni di pace e calma.
L’ingresso
Questa hall è il fulcro del progetto poiché racchiude in sé tutti i concetti che verranno proposti negli altri ambienti. La sua funzione è sia tecnica che teorica; sul piano tecnico accoglie il cliente con colori caldi e luci soffuse divide gli ambienti del salone in due classi, quelli semi pubblici delle sale e quelli pubblici dei servizi e locali tecnici, mentre sul piano teorico con delle logiche di contornamento date da elementi spaziali che si intersecano tra loro contiene delle immagini astratte. Entrando nel locale sulla destra del cliente si manifesta la seduta immersa in un giardino Fatto di colori e sensazioni alle spalle di questa una parete in pietra (emprador) colora l’ambiente mentre la panca si manifesta con un nastro di lamiera che fuoriesce dalla ghiaia bianca, ai fianchi di quest’ultima l’essenza di dracena nelle due forme cardine di quest’ultima la vita e la morte.vicino al portone d’ingresso è un singolare appendiabiti nasconde un messaggio essoterico. L’elemento con timo che svolge le funzioni di questi di questo ambiente è il bancone, come detto sopra si pone come un filtro per la suddivisione degli ambienti e inoltre l’intreccio delle parti la continuità di questi elementi lignei sembra creare una struttura che sorregge il soffitto chiaro riferimento alle architetture giapponesi e scarpiane.