Il progetto punta sull'idea di combinare elementi decorativi classici, rivisitati, con arredi contemporanei e pezzi vintage di recupero. Questa combinazione si è rivelata man mano più interessante, andando avanti nel lavoro, una sorta di vocazione naturale di quello spazio, che è andato svelando, in corso d’opera, la presenza di vecchie graniglie sotto strati nuovi di pavimento e decori alle pareti, purtroppo non recuperabili.<br/><br/>L’ingresso apre direttamente sull’open space, in una porzione di spazio con il soffitto ribassato, trattata con la tecnica del color block: questa composizione determina una gerarchia degli spazi ed enfatizza la notevole altezza della zona soggiorno, tinteggiata in bianco, con un soffitto il cui perimetro è impreziosito da un doppio ordine di fregi.<br/><br/>Cucina e salotto sono un unico spazio, funzioni fluide che si mescolano e si integrano.<br/><br/>Anche il pavimento in doghe di rovere, posate a spina italiana, uniforma questo ambiente, senza distinzioni.<br/><br/>Una porta col vetro color bronzo separa dalla zona notte.<br/><br/>Oltre questo filtro la palette colori si arricchisce di tinte più decise e sature. L’utilizzo dei rivestimenti della collezione Margherita di Mutina nei bagni ha infatti lo introdotto altri colori, tra cui il blu ed il verde, che sono stati inseriti anche nella camera padronale, nella testata letto ed in una nicchia. Per il resto la camera ha le pareti bianche, così come totalmente bianco è il grande armadio realizzato su misura da un artigiano locale, che ha realizzato anche la libreria nella zona giorno.<br/><br/>Foto di Carlo Oriente