DALLA RICHIESTA AL DESIDERIO: CASA GAVA, LA STORIA DI UN PORTA BICICLETTE
Casa Gava racchiude una storia, una storia semplice. Fatta di clienti, di persone, che si approcciano all’Architetto in punta di piedi, con timidezza, con rispetto. Non chiedono molto, un porta biciclette in giardino.
Nel primo incontro conoscitivo noto che questa casa ha forti potenzialità. Dialogando con la cliente percepisco la necessità di riceve altro. Il piano terra sarebbe stato venduto, il loro giardino frazionato con al piano terra un altro proprietario.
Dissi a Loredana che sarebbe stato un vero peccato! Nella visita vidi anche un dettaglio che mi colpì molto: del laterizio forato utilizzato come bottigliera nel sottoscala. Loro appassionati di vino, io appassionato di design. L’appuntamento finì, mi portai via nella mente immagini ed ispirazioni.
Per qualche mese sparirono.
Inaspettatamente una loro chiamata: “Andrea con le tue parole ci hai fatto riflettere! La cosa giusta è stata comprare noi il piano terra. Ora non ci serve più un porta biciclette, ma una ristrutturazione!”
Fu cosi che un porta biciclette diventò un progetto di fusione di due unità, piano terra e primo. Demolire un muro per unire due unità e permettere a Loredana di ampliare il proprio giardino.
Il primo approccio fù quello di accontentarli. Non volevano spostare il bagno. Ma con fermezza riuscii a spostarlo nel mio progetto, permettendo ai nuovi ambienti di affacciarsi direttamente sul giardino principale.
Nel progetto di interior invece ho voluto sin dall’inizio inserire la loro passione, ovvero il vino. Metterlo in scena, farlo diventare protagonista. La bottigliera in laterizio è l’elemento chiave e pulsante del nuovo living.
E’ uno stile industrial chic? Quello che è certo è che in ogni realizzazione ci deve essere lo stile di chi vive la casa e noi abbiamo il compito di capirlo e farlo emergere!
Pavimentazione in cemento al quarzo antracite contrasta con la purezza delle pareti. Il ferro degli arredi contrasta con il calore dei legni. Il laterizio della bottigliera entra nella triade materica.
Completa il progetto la selezione di opere di Luca Bray, artista contemporaneo che concilia la comunicazione verbo-visiva, tele con distese di schizzi e sbavature di colore, dinamismo ritmico della pittura.
Casa Gava mi ha insegnato come un porta biciclette possa diventare il sogno nascosto di una vita; come comprendere le parole ed i desideri profondi delle persone; come l’umiltà nell’accettare un “banale” incarico per un Architetto, possa trasformarsi in una interessante opportunità progettuale.
Ho voluto farvi questo racconto perché davvero, sotto molti punti di vista, lo reputo come un grande insegnamento e come il mio pensiero “non siamo nessuno finché le persone non vedono in noi quello che stanno cercando” sia sempre più vero.
La vera forza di ciò che facciamo è l’umiltà e l’amore. Ecco a voi il mio porta biciclette!